(Anmil) Stefano Corradino: storie e musica per un’Italia da raccontare

Negli anni Cinquanta, un gruppo di intellettuali visionari, tra cui Italo Calvino, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari, fondò il “Cantacronache”, un collettivo nato con l’intento di andare oltre le melodie leggere e spensierate della musica popolare. Il loro obiettivo era mettere in luce, attraverso la canzone, le difficoltà e le ingiustizie della società italiana, rivelandone le contraddizioni e le mancanze sul piano dei diritti.

Questo spirito di denuncia e impegno sociale vive ancora oggi nel lavoro di Stefano Corradino, un giornalista che non si limita a osservare da lontano, ma si sposta sul campo per raccontare con autenticità ciò che accade. Parallelamente, la sua passione per la musica, coltivata fin da giovane, gli ha permesso di intrecciare due linguaggi – quello giornalistico e quello musicale – per descrivere un’Italia in cui, paradossalmente, si rischia di perdere molte delle conquiste sociali ottenute dopo il dopoguerra, compresa quella coscienza antimafia sviluppatasi dopo le stragi degli anni ’90.

Il giornalista, nel suo nuovo libro “Note di cronaca”, concentra la sua attenzione su storie di resistenza civile, portando alla luce il lavoro di chi si batte per la difesa dei diritti umani e contro la criminalità organizzata. Racconta figure come i genitori di Ilaria Alpi e Mario Paciolla, Ilaria Cucchi, Federica Angeli, e molte altre persone che rappresentano il volto di un’Italia che non si arrende. Le sue interviste spesso si trasformano in brani musicali, raccolti in un album, attraverso i quali comunica il valore dell’impegno e l’urgenza di non abbassare mai la guardia. Il messaggio è chiaro: il cambiamento dipende da ognuno di noi.

Il Capitolo Sulle Morti sul Lavoro e il Ruolo dell’ANMIL

Un tema centrale del lavoro di Corradino è la tragedia delle morti sul lavoro, una realtà che continua a mietere vittime e a segnare profondamente chi sopravvive. Attraverso le sue storie, dà voce a chi ha perso tutto o vive le conseguenze di gravi infortuni, evidenziando il bisogno di trasformare il dolore in azione e consapevolezza.

Particolare attenzione viene data all’operato di ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), che da decenni si impegna a garantire supporto e diritti alle vittime di incidenti sul lavoro. Documentando il lavoro dell’associazione, il giornalista sensibilizza il pubblico sull’importanza della prevenzione e mette in luce il sostegno concreto offerto a chi si trova a fronteggiare traumi fisici e psicologici. ANMIL, con il suo costante impegno, rappresenta una testimonianza di come memoria e azione possano contribuire a costruire un futuro più sicuro.

Grazie alla sua capacità di unire cronaca e arte, Corradino fa emergere una narrazione che non si limita a descrivere ma stimola riflessione e cambiamento. Le sue storie, arricchite da interviste a figure come Giovanna Botteri, Nando dalla Chiesa, Bruno Giordano, Mamadou Kouassi Pli Adama, Dacia Maraini, Riccardo Noury e Antonella Viola, offrono uno sguardo profondo su un’Italia che, pur tra mille difficoltà, conserva la forza per resistere e ricostruire.

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Fonte: https://www.anmil.it/news/stefano-corradino-voci-e-musica-per-unitalia-da-raccontare/