Siamo all’editto Facebook da parte di Schifani e soci?

Al Presidente del Senato manderemo una bibliografia dettagliata di Facebook perchè forse è leggermente confuso sul valore e il ruolo dei social network. Non solo perchè è un fenomeno tutt’altro che residuale (a Facebook sono iscritti 10 milioni di utenti della rete in Italia e 350 milioni in tutto il mondo) ma perchè la rete, e quindi facebook è uno straordinario spazio di libertà che non può essere sottoposto a un editto censorio nè messo sotto il controllo di un Esecutivo. Ma forse il presidente del Senato, nel criticare Facebook sulla sua presunta capacità di autoalimentare odio fa riferimento a una delle tante iniziative promosse dagli alleati della Lega, primo fra tutti il figlio del leader Umberto Bossi allorchè inventò un gioco per “rimbalzare” le navi dei clandestini fuori dalle coste italiane…
In ogni caso l’impresa del presidente del Senato e di altri che si stanno a adoperando per limitare o chiudere Facebook non sarà facile. Chi ha provato, purtroppo riuscendoci, a cacciare giornalisti come Biagi e Santoro e sta tentando di imbavagliare quotidiani come Repubblica e l’Unità e giornalisti come Travaglio avrà qualche difficoltà in più ad imbavagliare 10 milioni di persone che, quotidianamente e autonomamente, dialogano su questo social network e che, a parte alcuni casi isolati, sono promotori di importanti campagne di libertà.

di Stefano Corradino (www.articolo21.org)