“Non scherziamo” ha tenuto a precisare al Corriere la più rampante di casa Berlusconi. “Ad entrare in politica non ho mai neppure pensato, non sarebbe un ruolo per me, mi piace il mio lavoro e il mio posto è nel gruppo Fininvest. E poi, ovviamente, la leadership politica non si trasmette per via ereditaria o per investitura, ciascuno se la deve costruire da sé e conquistare sul campo”. In realtà, come ha spiegato Libero la conquista sul campo è iniziata da tempo. Presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore, membro dei consigli di amministrazione di Mediolanum, Medusa Film, Mediaset e dal primo novembre 2008 anche di Mediobanca. Secondo la rivista Forbes, classifica 2010, è la donna italiana più potente (48º posto nel mondo). Nessun’altra italiana è posizionata in classifica.
Recentemente poi, seguendo impeccabilmente le orme del padre è entrata a testa bassa anche nel dibattito politico. Prima la polemica con Roberto Saviano per aver dedicato la sua laurea honoris in Giurisprudenza ai pm. Poi l’intervista al Corriere: “L’opposizione ha rinunciato a svolgere il suo ruolo e spera soltanto nei plotoni di esecuzione mediatici e giudiziari, che tengono nel mirino anche le nostre aziende”. “Pm, giornalisti e teatranti hanno costruito solide carriere sulla caccia al Caimano”. “Repubblica è la vera Formula 1 del fango”. “Lo scandalo Ruby non esiste. Il vero scandalo è l’inchiesta Ruby. Un’inchiesta farsa”.
Lo stesso direttore di Libero, Vittorio Feltri intervistato da Luca Telese sul Fatto vede di buon occhio la primogenita: “è tostissima”.
Fantapolitica? Forse. Ma prima del 1994 nessuno avrebbe pensato che un imprenditore, proprietario di società di assicurazione, di colossi dell’editoria, industrie televisive e cinematografiche, imprese turistiche, società sportive… poteva diventare presidente del Consiglio e per 17 anni favorire da capo del governo i suoi interessi, estinguendo i suoi debiti e accrescendo il capitale. Perché non potrebbe succedere di nuovo?
Qualcuno capirà che la priorità delle priorità in questo Paese è approvare immediatamente una legge sul conflitto di interessi che impedisca a un proprietario di imprese di assumere cariche pubbliche? Prima che, di nuovo, sia troppo tardi…