Ormai le sparate del leader leghista non fanno più notizia. Il movimento celodurista ci ha abituato, tanto da renderci assuefatti, al suo spirito razzista e intollerante. Troppo tempo occorrerebbe per elencare gli insulti di Bossi & Co. nei confronti di donne, meridionali, immigrati, gay…: “Fatti scopare che è meglio” gridano dai banchi del Parlamento deputati della Lega ai danni della deputata del Pd Lucia Codurelli; “La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni” sentenzia il signor Calderoli. “L’Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud” ha esclamato il prode Borghezio parlando del dopo terremoto…
In realtà il vero obiettivo è sempre lo stesso: i soldi. “Ce li hanno portati via” esclama il leader leghista. Quali? Quelli delle tasse che, secondo l’art.53 della Costituzione, tutti sono obbligati a pagare in ragione della loro capacità contributiva e cioè secondo il principio sacrosanto per cui chi più ha, più contribuisce?
Ma se la Lega considera l’Italia un oppressore da cui separarsi perchè i suoi rappresentanti si sono sempre candidati e fatti eleggere nel Parlamento di “Roma Ladrona“? Perché la Padania, loro principale strumento di propaganda continua a chiedere ed accettare i contributi statali per l’editoria elargiti da “Roma ladrona”? Non sarà un pò troppo comodo percepire stipendi e finanziamenti da uno Stato dal quale ci si vuole separare?
Una volta che i padani avranno delimitato i confini della loro nuova nazione magari imparentanosi con la Svizzera e l’Austria meridionale, prima di salutarli gli andrebbe presentato il conto.
Facciamo solo un paio di esempi: il concetto di secessione della Padania dall’Italia è stato proclamato dal 1994. In questi ultimi 17 anni si sono succedute quattro legislature parlamentari. Dal ’94 ad oggi quindi “Roma ladrona” ha pagato circa 12.000 euro lordi al mese a deputati e senatori secessionisti (70 in media all’anno). Aggiungiamoci i circa 3 milioni di euro annuali che dal 1996 il quotidiano ha ricevuto dai fondi dell’editoria.
Ad occhio e croce, solo con queste voci siamo intorno ai 200 milioni di euro che la Lega dovrebbe rimborsare allo Stato… Giusto quello che serve per le tre corsie della Napoli-Salerno in direzione Pompei i cui lavori sono da tempo interrotti…