“La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini”. Nella quarta di copertina del suo nuovo libro Stefano Benni sintetizza lo spirito del suo viaggio fra i suoi e i nostri mostri, quelli che inquietano i sogni e agitano la veglia. I mostri sono persone, animali, luoghi, situazioni… Sono prodotti del nostro inconscio o i fantasmi con i quali non vogliamo fare i conti. Con il libro di Benni ci si interroga sui nostri valori, sull’indifferenza, sugli stereotipi… Ma non mancano i momenti esilaranti, ad esempio con i “Compagni di banco…”