DANIELA POGGI (Una notte con Zeus)

“Radiografia di un mito”
a cura di Stefano Corradino (www.raitre.rai.it)

Un mosaico televisivo fatto di testimonianze, storie, riflessioni, spettacolo, raccontando una storia antica e rapportandola con il presente. Questo e’ “Una notte con Zeus” il programma di cui Daniela Poggi e’ autrice e conduttrice. Dieci puntate in onda tutti i giovedi’, a partire dal 19 maggio, alle ore 23:40 su Raitre.  
 
Qual è il filo conduttore del programma?
Noi partiamo da un mito classico, dell’antica Grecia o di altre civiltà. Esploriamo storie e tematiche antichissime ma al tempo stesso attuali. La mitologia, seppure antichissima, si scopre essere una delle cose più moderne che possiamo conoscere e incontrare nella vita di ogni giorno.

Come si racconta un mito?
Un mito è un ventaglio che ti offre innumerevoli chiavi di lettura, culturali, religiose, politiche, economiche, sociali… Prendiamo ad esempio la figura del minotauro. Analizzarlo può voler dire parlare del “diverso”, ma anche della disperazione dell’abbandono, o del labirinto come scelta di vita… Il mito presta il fianco a diverse e suggestive interpretazioni.  

Un mosaico formato da vari generi di spettacolo.
Di più. E’ un programma con un approccio scientifico. Gli ospiti non vengono scelti a caso magari in relazione alla loro popolarità, ma viene interpellato solo chi si è occupato, a vario titolo, di una determinata materia. Si parla di “diversità” e abbiamo invitato il padre di un bambino portatore di handicap. Oppure, come abbiamo fatto nella prima puntata, si indaga il mistero dell’androgino attraverso un colloquio con Her, un cantante ermafrodito che in seguito ad un’operazione chirurgica è diventato donna. In studio, psicologi, sessuologi, scrittori parleranno dell’androgino non come una mera miscela fisica tra due sessi ma come uno stato mentale, un modo di porsi, di apparire….

Ci sono novità sostanziali in questa nuova edizione rispetto a quella precedente?
No, d’altronde questa va considerata come una edizione unica di 20 puntate con una pausa tra la programmazione autunnale e quella primaverile-estiva. E i riscontri così positivi che abbiamo avuto ci hanno convinto a mantenere inalterata la formula.

Si riferisce agli ascolti?
Non solo. “Una notte con Zeus” ha ricevuto ottimi riscontri dalla critica e molti sono stati gli attestati di stima tra il pubblico. Tanti i genitori che mi hanno fermato per esprimere apprezzamenti sul programma o per comunicarmi che i propri figli hanno attinto dalle nostre puntate per preparare compiti in classe al liceo o tesi universitarie.

La mitologia può quindi servire a conoscere meglio anche il presente?
Penso sia bello ricordare che siamo il frutto del passato. Le nostre caratteristiche gestuali, caratteriali, hanno derivazioni da un vissuto precedente. Ogni mito ha un’attinenza quotidiana. Una delle figure più conosciute della mitologia greca ad esempio era Narciso: ed oggi il narcisismo è un aspetto della societa’ sicuramente attuale.

C’è un personaggio femminile della mitologia che le appartiene di piu?
Come donna mi sento molto vicina ad Afrodite ed Artemide. La prima dea dell’amore, della bellezza, della fecondita’ e della seduzione: l’altra dea della caccia, forte, ostinata, caparbia…

E l’uomo di oggi a quale figura mitologica si avvicina maggiormente?
L’uomo contemporaneo si sente invincibile e onnipotente. Troppo Zeus o Pan. Mentre la storia racconta di Orfeo che si recò fin nell’oltretomba pur di ritrovare l’amata sposa… Quello che manca è proprio l’uomo Orfeo che ama la sua donna al di sopra di tutto, di un amore puro, non opportunistico. Questa davvero è solo mitologia.