“Iudex damnatur ubi nocens absolvitur” sentenziava Publilio Siro. Tradotto: “Quando il colpevole è assolto, è condannato il giudice”. Se non fosse vissuto nel I° secolo a. C. l’aforisma di questo scrittore latino potrebbe riportare la data di oggi, un luminoso inno che celebra la reiterata impunità. Ma la storia ha valicato perfino la lirica e la letteratura: il colpevole presunto, o presunto innocente, si è assolto da solo prima del giudizio sospendendo per legge il processo che lo riguardava. E condannando i giudici gridando ancora al complotto delle toghe di estrema sinistra. Preventivamente, prima ancora che i giudici stessi intervenissero. E’ la logica della box: chi mena per primo mena due volte…
E così mentre il centro sinistra continua a lodare l’effetto taumaturgico delle elezioni sul Cavaliere
trasformatosi di colpo da falco in colomba, da arrogante piazzista in gentile e laconico statista lui, il Cavaliere, dismette i panni del fair player e torna quello di sempre sferrando colpi con una sequenza feroce e progressiva degna del miglior Mohammed Alì. E tutto in una settimana: i decreti di espulsione per i clandestini, poi l’occupazione delle città da parte dei militari di pattuglia e dulcis in fundo lo stop alle intercettazioni e il carcere ai cronisti che le pubblicano. Una vera e propria militarizzazione del territorio e delle redazioni, come chiosava egregiamente Scalfari nel suo editoriale di domenica.
Ieri il colpo fatale per chiudere il cerchio: la riedizione del Lodo Schifani. Nel decreto sicurezza ci piazza un emendamento che sospende i processi per reati meno gravi compiuti entro il giugno 2002. Guarda caso il processo Mills, quello in cui è accusato di aver corrotto il giudice inglese riguarda un’ipotesi di reato compiuta prima del giugno 2002.
Decreti su decreti, una legge dopo l’altra. “Summum ius, summa iniuria”: “massima giustizia, massima ingiustizia”, scriveva Cicerone.
Ora che il trucco è svelato, che il fair play è smascherato, e che alle leggi ad personam il Cavaliere è tornato, qualcuno a sinistra a una reazione, ha pensato?
(Stefano Corradino – www.articolo21.org)