Fin qui la prima parte della notizia, data con assoluta obiettività. Ed ecco la seconda parte del telegiornale di casa Berlusconi: “Ma il gup Maria Grazia Vicedomini non potendo, non volendo sconfessare del tutto anni ed anni di udienze ed indagini da parte del pubblico ministero Fabio De Pasquale ha deciso il rinvio a giudizio degli altri imputati di questa vicenda, e cioè Pier Silvio Berlusconi, figlio del presidente del consiglio e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e altri dirigenti”.
Quindi, secondo il Tg5 il rinvio a giudizio non sarebbe avvenuto perchè il Gup ha rilevato un’ipotesi di reato ma solo perché, dopo tanti anni di accanimento, perlomeno qualcuno della famiglia e dell’azienda del premier bisognava metterlo sotto processo…
Terza parte del servizio: “A sottolineare anche come in questo palazzo, che state vedendo in queste immagini (il Palazzo di Giustizia di Milano, ndr) ci sia una velocità particolare per determinati processi – qui c’è gente che aspetta magari anni ed anni per avere una prima udienza – ebbene il gup ha deciso che davanti alla seconda sessione penale i dirigenti Mediaset dovranno comparire il prossimo 22 dicembre”.
Il palazzo di Giustizia di Milano è quel luogo che, secondo le intercettazioni del 2009 con Valter Lavitola, Berlusconi voleva far fuori, insieme a Repubblica, portando in piazza milioni di persone… L’ordine di servizio mediatico è partito?
La scena finale del film il Caimano sembra meno agghiacciante della realtà…