Caro premier,
anche quest’anno ho ricevuto tante lettere. I desideri dei grandi e dei piccini sono i più disparati. C’è chi chiede il telefonino più all’avanguardia, chi il motorino nuovo.
C’è anche chi vorrebbe la pace nel mondo, maggiori diritti e una società in cui tutti siano più uguali e più liberi. Tre o quattro lettere appena… Sono invece decine quelle arrivatemi da uno stesso indirizzo, con la stessa carta intestata e che esordiscono allo stesso modo: “Signor babbo Natale, Mi consenta, io sono stato il più buono degli ultimi 150 anni, pertanto vorrei…” E giù le richieste: un lettone nuovo perché quello attuale si è sfondato, un neurone in più per un certo Maurizio G., una pillola diversa che non faccia diventare blu altrimenti uno spende più di cerone che di escort”… Immaginando di sapere chi sia il mittente mi permetto di fare io, alcune domande al latore della presente.
So che la procedura è inusuale ma le cose che sto per chiederle sono fondamentali per svolgere il mio lavoro nel suo Paese.
1- Mettiamo che mi becco una broncopolmonite fulminante mentre sorvolo le case del nord Italia, chi mi cura se lei taglia di 550 milioni l’anno il fondo sanitario nazionale?
2- Se lei chiude gli istituti di ricerca, come l’Ispesl per la sicurezza sul lavoro, chi mi risarcisce in caso di caduta dalla slitta e qualora dovessi restare fermo per più di un anno?
3- Sono oltre 2000 anni che lavoro ma non ho mai avuto un contratto e non mi hanno mai pagato i contributi. Come farei, se decidessi di andare in pensione?
4- Visto che anche le renne sono vecchie e in casi di emergenza devo usare la macchina può evitare di aumentare del 20% i pedaggi autostradali?
5- Ogni anno mi arrivano milioni di lettere piene di errori di ortografia e di sintassi. L’ultima firmata da un certo “Trota” era indecifrabile. Ma come le è venuto in mente di tagliare l’istruzione?
6- Può dare una risposta concreta ai lavoratori e agli studenti? Se continuano ad essere senza occupazione, e senza prospettive continueranno a dormire sopra i tetti e un giorno o l’altro finisco per investirne qualcuno…
La ringrazio dell’attenzione.
Cordialmente suo,
Babbo Natale
P.S. Dimenticavo: nel salutarmi mi scrive che devo cambiare look perché il rosso “fa comunista” e con la barba assomiglio a un certo Marx. Ma perché per rifarmi il guardaroba devo rivolgermi per forza a Mediashopping?
http://www.articolo21.org/2306/notizia/lettera-di-babbo-natale-a-berlusconi.html
(di Stefano Corradino “Articolo21”)