Ieri all’altare della Patria prima della cerimonia per il 25 aprile il premier Renzi è stato fermato da una signora. Sul finire del breve botta e risposta dai toni briosi la donna ha detto al capo del governo “Mi raccomando con le pensioni minime”. Renzi, sorridendo, ha risposto: “Su questo ancora non prendo l’impegno”. Dice più questa replica scanzonata di tante interviste, interventi in Parlamento e dirette live su Facebook (astuto escamotage per evitare il contraddittorio e spacciato per un nuovo prototipo di democrazia diretta).
Gli 80 euro e i vari provvedimenti sociali presi dal governo – molti dei quali strategicamente preelettorali – non hanno contribuito a migliorare le condizioni di coloro che vivono in uno stato di povertà assoluta, ai limiti dell’indigenza. Ci si occupa dei penultimi ma non degli ultimi.
Intanto le statistiche più recenti confermano nella sostanza i dati degli anni precedenti: 1,47 milioni sono le famiglie che versano in condizione di povertà assoluta, e cioè 4,1 milioni di persone, il6,8% dell’intera popolazione italiana. E oltre 50mila sono le persone senza fissa dimora. Il 63,4% dei pensionati percepisce un importo medio mensile inferiore a 750 euro (e oltre 2 milioni sotto i 500). Praticamente, sei pensionati su dieci (escludendo quelli più fortunati che hanno una casa di proprietà) vivono percependo dallo Stato quello che gli serve per pagarsi un affitto e forse qualche bolletta, e per tutto il resto sono aiutati da figli o altri parenti. O dalla Provvidenza…
Qualche settimana fa lo stesso Renzi nel consueto messaggio su Facebook #Matteorisponde l’aveva buttata lì, anche se pareva più l’ennesimo slogan che non un convinto impegno politico: “80 euro anche per chi prende la pensione minima” (il suo mentore Silvio l’aveva sparata più grossa: 1000 euro al mese). Insufficienti, quasi inutili per chi percepisce un reddito così basso ed umiliante, ma sarebbe quantomeno un primo passo. Ma neanche su questo prende ancora l’impegno.
Articolo di Stefano Corradino pubblicato su “Il Fatto Quotidiano”